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Questo itinerario passa attraverso una area chiusa, per questo motivo è stato chiuso.
La Ponale è il sentiero più conosciuto e frequentato del Garda Trentino: facile e allo stesso tempo spettacolare per il suo sviluppo a picco sul lago, è un vero e proprio classico imperdibile.
Il profilo della vecchia strada della Ponale si staglia sul versante della montagna ed è ben visibile dalla spiaggia di Riva e da Torbole. Possiamo ben dire che la Ponale è un'icona del Garda Trentino, amatissima da ospiti e residenti, che non si stancano mai degli incantevoli scorci che regala ad ogni curva.
La Ponale è famosa non soltanto per la vista incomparabile sul lago, ma anche per l'apparato militare visibile lungo il tragitto. All'altezza della seconda e terza galleria si trovano i resti della Tagliata del Ponale, imponente fortificazione realizzata dagli austriaci a partire dal 1860, costituita da cunicoli scavati nella roccia e trincee che si spingono dal livello del lago fino alle postazioni che dominano dall'alto l'attuale sentiero. Oggi il complesso della Tagliata è di norma chiuso al pubblico per motivi di sicurezza.
Nel 2018 la Ponale si presenta con un nuovo look, grazie alla sistemazione del fondo del tracciato, nuovi parapetti e lavori di disgaggio.
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Riva del Garda - Via Monte Oro
-Belvedere (Ponale Alto)

Il Sentiero Busatte - Tempesta è una delle escursioni più note e più frequentate della zona, grazie alle spettacolari scale in metallo che permettono di superare i punti più impervi e alla vista meravigliosa che accompagna tutto il percorso.
Il percorso si snoda su un ripido costone a picco sul lago, attraverso una fitta vegetazione tipicamente mediterranea. Per superare i punti più ripidi del costone sono state costruite diverse scalinate in ferro, per un totale di oltre 400 scalini!
Curiosità: all'epoca dell'Impero austro-ungarico, Tempesta marcava il confine con l'Italia.

Parco delle Busatte - Torbole sul Garda
-Loc. Tempesta

Da Riva del Garda al Bastione e poi su, verso Santa Barbara: l'itinerario tocca due dei simboli di Riva del Garda, che dominano la cittadina dall'alto.
Santa Barbara è uno dei punti panoramici più spettacolari del Garda Trentino, non dimenticate la macchina fotografica!

Riva del Garda - via Monte Oro
-Santa Barbara


Torbole sul Garda
-Castagneto - Nago

Una facile escursione in un ambiente davvero unico, sospeso fuori dal tempo e dallo spazio, e soggetto a tutela proprio per le sue caratteristiche uniche.
Durante la visita, non perdete l'occasione di osservare da vicino le orme di dinosauro su un grande masso lungo il percorso: risalgono a oltre 100 milioni di anni fa! Per chi invece è appassionato da botanica, attenzione ai bonsai naturali che si trovano tra le rocce: si tratta di veri e propri alberi "nanizzati" che a causa delle difficili condizioni ambientali hanno rami corti e tronchi poco sviluppati. Di solito, queste piante non superano il metro di altezza, nonostante l'età spesso ultracentenaria.
Curiosità: Il nome "Marocche" deriva dal dialetto locale: "maroc" significa infatti masso, grande blocco di roccia.

Parcheggio Loc. Lavini (nei pressi del campo di tamburello)
-Parcheggio Loc. Lavini (nei pressi del campo di tamburello)

Il Monte Stivo domina il Garda Trentino, offrendo dalla sua cima uno dei panorami più spettacolari non solo sul Garda ma anche sulle vallate circostanti.
La salita al Monte Stivo ripaga gli escursionisti offrendo panorami mozzafiato sul Garda e le vallate circostanti, quindi ricordatevi la macchina fotografica!

Località Sant'Antonio - Monte Velo
-Monte Stivo

Un trekking facile per scoprire le fortezze austriache a difesa del confine, lungo il sentiero della Pace.
Fino al 1918 il Garda Trentino apparteneva all'impero austro-ungarico che, consapevole della posizione strategica di questo territorio, provvide a costruire una poderosa line difensiva, al cui centro si trova proprio il monte Brione. Oltre alle testimonianze ben visibili di quell'epoca, il Brione è oggi un biotopo (ovvero un'area protetta) per la sua flora tipicamente mediterranea e caratterizzato da un'elevata biodiversità.
Il Brione ospita ben 817 specie vegetali, pari al 35% dell'intera flora trentina! Molte di queste sono specie rare o minacciate e alcune di esse crescono esclusivamente qui, sulle rive del lago di Garda. In particolare, si trova una straordinaria ricchezza di orchidee, di cui sono segnalate ben 26 specie. Proprio per questo motivo, la sommità del monte Brione è stata riconosciuta come biotopo, ovvero zona protetta.

Porto San Nicolò - Riva del Garda
-Porto San Nicolò - Riva del Garda

Lungo la cresta di Colodri e Colt, veri e propri balconi naturali sulla Valle del Sarca. Attenzione, solo per escursionisti esperti e dal passo sicuro!
Il percorso parte dal centro di Arco e interessa il gruppo roccioso che culmina con la rupe dove sorge proprio il castello di Arco. Il sentiero percorre la parte sommitale, sovrastando la parete dove si sviluppa la via ferrata del Monte Colodri, una delle più note e frequentate del Garda Trentino (via ferrata facile, adatta anche ai principianti).
Le cime di Colodri e di Colt sono segnalate da grandi croci. Dall'ultima in particolare, posizionata dalla Comunità di Ceniga per l'Anno Santo 1933/34, si gode di una vista notevole su Ceniga, Dro, cima Paganella e lo Stivo.
Sul Colodri, invece, è possibile lasciare un messaggio nel quaderno lasciato in corrispondenza della croce.
Scendendo verso Ceniga, si incontra il ponte romano, sotto cui si trova una spiaggetta che d'estate invita a fermarsi per un bagno rigenerante nel fiume.

Centro storico - Arco
-Centro storico - Arco

Un percorso nel verde, che in pochi kilometri offre un interessante riassunto di diverse vicende storiche che hanno segnato il Garda Trentino.
Passando dalle cave di oolite, da cui si ricavava pietra pregiata, ai ruderi delle case che ospitavano ai minatori, alle trincee della Grande Guerra, il percorso svela episodi diversi del Novecento, sempre immerso in un ambiente naturale di particolare pregio. Per esempio, qui si trovano il bosco di lecci più a nord d'Europa e tante altre specie che fanno da sfondo a questo percorso storico-naturalistico.
Le cave di oolite sono oggi palestre di arrampicata dove si cimentano atleti esperti su vie molto difficili: se avete qualche minuto, prendetevi il tempo di osservare le loro evoluzioni sulla roccia.

Parcheggio al ponte - Arco
-Parcheggio al ponte - Arco
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Il Monte Altissimo è una delle mete più amate dagli escursionisti del Garda Trentino, attratti dagli splendidi panorami sul lago che s'incontrano a ogni passo lungo il sentiero.
Questo percorso si snoda lungo il Sentiero della Pace del Trentino, un itinerario di lunga percorrenza che tocca i luoghi più significativi lungo quello che un tempo era il fronte della Grande Guerra. Tutto il versante del Monte Altissimo che sovrasta Nago cela testimonianze ancora evidenti delle opere difensive austriache: trincee, tunnel e baraccamenti che raccontano i giorni lontani del conflitto.
Il percorso si snoda nell'area del Parco Naturale Locale del Monte Baldo, una zona protetta caratterizzata da un'eccezionale biodoversità. In particolare, il monte Baldo è conosciuto fin dal Quattrocento per la sua straordinaria ricchezza di piante e fiori: è stato definito infatti "Giardino d'Europa".
Al rifugio D. Chiesa, dopo la salita, non perdete l'occasione di assaggiare i piatti della cucina tipica trentina!

Prati di Nago
-Rifugio Damiano Chiesa - Monte Altissimo

Facile passeggiata attorno al Lago di Tenno e fino al borgo medievale di Canale, uno dei Borghi più Belli d'Italia
Questa passeggiata tocca due punti di particolare interesse del Garda Trentino: il lago di Tenno, specchio d'acqua tra i più puliti in Italia, e il vicino borgo medioevale di Canale di Tenno, dove il tempo sembra davvero essersi fermato. Il percorso, molto agevole e privo di elevati dislivelli, è davvero adatto a tutti.
Il lago di Tenno è famoso per il colore delle sue acque, che variano dal turchese al verde smeraldo con il cambiare delle stagioni. Il lago è balneabile e in estate è una meta molto amata per chi vuole rilassarsi sulle spiaggette rocciose.
Una curiosità: il piccolo lago è caratterizzato da forti variazioni nel livello dell'acqua, tanto che l'isolotto spesso diventa in estate una penisola comodamente raggiungibile a piedi!
La zona di Tenno è inclusa nella Riserva della Biosfera UNESCO "Alpi Ledrensi e Judicaria", un riconoscimento prestigioso che identifica ambienti ricchi di biodiversità e storia, che hanno saputo svilupparsi conservando un forte legame tra territorio, turismo, agricoltura e tradizione.

Lago di Tenno

Facile escursione tra i segni della storia, con un panorama unico sul Lago di Garda
Volete rivivere l'emozione provata da Goethe quando si affacciò per la prima volta sul lago di Garda? Questo percorso ricalca proprio quella discesa sulla storica Strada di Santa Lucia, aggiungendo un'interessante visita ai ruderi di Castel Penede
Vi immaginate imponenti galee veneziane trascinate sui monti? Ebbene, nel 1439 accadde proprio questo. Brescia, alleata di Venezia, era minacciata dalle truppe milanesi ed era necessario intervenire in sua difesa. I veneziani risalirono l'Adige con 25 barconi e 6 galere, che furono poi smontate e trasportate con l'ausilio di ben 2000 buoi al porto di Torbole, passando proprio dalla valletta di Santa Lucia. Nel 1440 la piccola flotta sconfisse i milanesi ed espugnò Riva del Garda.

Parcheggio alla rotonda (via del Trenim)
-Torbole sul Garda

Un percorso lungo la linea difensica austriaca, possente opera di fortifcazione eretta alla fine dell'Ottocento a difesa del confine meridionale.
L'importanza stragica del Garda Trentino per l'impero austroungarico è evidente dal numero e dalla mole di opere difensive erette sulle sponde del lago di Garda, di cui fa parte anche il complesso del Segrom. Casermette, trincee, gallerie, postazioni da sparo testimoniano la complessità di questo sistema e forniscono oggi uno sfondo ineguagliabile per trekking all'insegna della storia.
La prima parte dell'itinerario si snoda lungo il Sentiero della Pace (segnavia SAT 601), un itinerario di lunga percorrenza che collega i luoghi più significativi lungo il fronte della Grande Guerra in Trentino. Qui, il sentiero coincide in gran parte con una strada militare costruita dagli austriaci a partire dal 1880, quando iniziarono i lavori di rafforzamento delle opere difensive lungo il confine italiano. Allo stesso periodo risale la fortificazione della dorsale del Segrom, collegata al caposaldo di Malga Zures tramite trincea, che doveva costituire una notevole linea di resistenza in caso di perdita della posizione avanzata.

Località Traole - Nago
-Località Traole - Nago

Un itinerario tra i luoghi della memoria della Grande Guerra, dove hanno combattutto i Futuristi italiani.
Questa porzione di territorio altogardesano porta numerose tracce della Prima Guerra Mondiale. Malga Zures è stato un punto particolarmente delicato del fronte, fortificato dagli austriaci con un articolato sistema di tunnel e oggetto di un assalto italiano particolarmente violento nel 1915 . La posizione fu tenuta dalle truppe imperiali fino alla fine del conflitto, ma gli italiani si posizionarono nelle immediate vicinanze, ovvero a Doss Casina (che divenne il perno principale della prima linea italiana), Doss Remit e Dosso Alto.
Durante i primi mesi di guerra a Doss Casina sono schierati numerosi artisti futuristi italiani, appartenenti al Battaglione Volontari Ciclisti e Automobilisti: tra loro, Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni, Mario Sironi, Luigi Russolo, Antonio Sant'Elia e Antonio Bucci.
Per questi artisti e intellettuali l'esperienza sul fronte altogardesano costituisce un'esperienza indelebile, che comunicano nella loro corrispondenza privata e nei diari ma anche nelle loro poesie rumoriste e nello stesso "Manifesto futurista - l'orgoglio italiano".

Malga Zures - Nago
-Malga Zures - Nago

Un itinerario sulle pendici del Monte Altissimo, che unisce idealmente alcuni dei luoghi più significativi sulla linea di fronte della Grande Guerra nel Garda Trentino.
Il percorso si snoda in parte sul sentiero che i fuoriusciti trentini percorrevano prima della Gande Guerra per abbandonare l'allora territorio austriaco e riparare in Italia, per evitare di dover arrouloarsi nell'esercito imperiale. Il sentiero è dedicato a Domenico Rigotti, una guida di Nago che divenne punto di riferimento per chi voleva oltrepassare il confine. Tra il 1914 e il 1915 Rigotti aiutò un centinaio di persone a fuggire in Italia, tra cui diversi intellettuali e appartenenti all'alta borghesia gardesana. Dovette interrompere bruscamente il "servizio di guida" ed espatriare a sua volta in Italia per evitare l'arresto a causa di una soffiata.

Malga Zures - Nago
-Malga Zures - Nago

Questo percorso è tra i più indicati per gli appassionati di storia: la visita al sistema di gallerie di Cima Rocca si accompagna a una vista mozzafiato sul lago di Garda
La Grande Guerra ha lasciato tracce indelebili in tutto il Garda Trentino e qui sono davvero ben visibili e tangibili. Proprio qui è percepibile lo sforzo immane messo in campo dall'esercito austriaco per difendere un confine importantissimo, con opere che al giorno d'oggi appaiono perfino incredibili.
Il sistema di gallerie di Cima Rocca è davvero complesso e articolato. Le numerose diramazioni, chiuse al pubblico per motivi di sicurezza, mostrano l'intenzione dell'esercito austriaco di ampliare ulteriore il sistema fortificato, unendo la parte inferiore ai tunnel superiori.

Biacesa - Ledro
-Cima Rocca

Questa via ferrata è adatta per bambini da 140 cm di altezza.
Per i più piccoli è necessario l'aiuto di un adulto.

Parcheggio - Riserva delle Marocche - S.P. 84
-Castello di Drena

Un trekking breve sui monti che sovrastano il lago di Garda, sulle tracce della prima guerra mondiale
La cima del Monte Nodice è disseminata di trincee e postazioni in caverna risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Nei sottoroccio si trovano perfino delle scritte d'epoca lasciate dai soldati in servizio!

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L'itinerario è dedicato al Monte Calino, vicino a Tenno, un balcone naturale affacciato sulla "busa" (così i locali chiamano la piana del Basso Sarca) e sul lago di Garda.
Il tragitto è completamente immerso nella vegetazione: inizialmente, si attraversano i ripidi campi coltivati che circondano Tenno e Calvola, caratterizzati dai tipici muretti a secco, poi ci si immerge nel bosco, che varia all'aumentare di quota. Tappa essenziale è il rifugio San Pietro, vero punto focale del percorso e ottimo punto di ristoro.
Accanto al rifugio, sorge la piccola chiesetta di San Pietro, un tempo eremo e luogo di pellegrinaggio, visitabile e consacrata ancora oggi.
È possibile accorciare il percorso eliminando la ripida salita da Tenno arrivando in macchina fino al bivio per Treni/Ranciom, dove è possibile sostare senza pedaggio. In questo modo il dislivello si riduce notevolmente e l'escursione diventa quasi una passeggiata nei boschi.
Con una breve deviazione da Calvola, è possibile raggiungere in pochi minuti Canale di Tenno, uno dei borghi più belli d'Italia

Tenno
-Monte Calino

Il Monte Misone svetta solitario a nord-ovest del lago di Garda. Forse è meno noto delle altre cime che circondano il grande lago, ma il panorama che si gode dalla sua cima è davvero indimenticabile.
Dopo aver conquistato la vetta ed essere tornati al punto di partenza, potete raggiungere in pochi minuti il rifugio San Pietro. Oltre a una splendida terrazza panoramica, il rifugio offre la tipica cucina trentina: un'occasione da non perdere per ritemprarsi dalle fatiche dell'escursione con un piatto goloso.
Tornando poi a valle, vale la pena prendersi il tempo per fermarsi a Canale di Tenno, uno dei Borghi più belli d'Italia: il piccolo centro di origine medioevale ha conservato intatta la sua struttura e regala un'atmosfera sospesa nel tempo.

Monte Calino
-Misone - Cima Caminacol